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Analizzare il proprio sito web: come misurare le prestazioni

La misurazione dei dati sul proprio sito web è indispensabile per approntare una strategia digital: quali sono i tool indispensabili.

Dopo la prima release di un sito web inizia la fase di monitoraggio, indispensabile per quantificarne la riuscita, il ritorno dell’investimento economico e la porzione di pubblico che è riuscito a raggiungere. Per fare tutto ciò è possibile utilizzare alcuni tool, molti dei quali gratuiti, accessibili anche a un’utenza non esperta

Nell’ambito produttivo tutto dovrebbe essere misurabile. Solo possedendo dati certi e aggiornati è possibile quantificare il successo di un investimento e la sua reale utilità. La stessa cosa vale ovviamente per il marketing e la comunicazione. Uno degli strumenti cardine per comunicare nel 2021 è ovviamente il web.

Non tutti, però, sanno che ogni azione compiuta su un determinato sito web contribuisce all’elaborazione di statistiche. Questi dati, nella maggior parte dei casi ottenibili in maniera totalmente gratuita, sono importantissimi per capire quali sono i punti deboli del proprio sito e della propria comunicazione. È il punto di partenza per trovare una soluzione adeguata.

Misurare le prestazioni del proprio sito web è importantissimo anche a livello tecnico. Se il portale impiega troppo tempo a caricare o la user experience non è soddisfacente, è necessario intervenire quanto prima. Gli standard sul web sono infatti cambiati: il pubblico e i motori di ricerca sono decisamente molto più esigenti. Una pagina che non carica in pochi secondi rischia di essere scartata a priori: ciò probabilmente si commuterà in un cliente perso. Ma vediamo come fare a rimanere sempre aggiornato sullo stato di salute del proprio sito e sulle visite che quotidianamente riceve.

Monitoraggio tecnico: velocità di caricamento, gradimento ed errori SEO

Il successo di qualsiasi campagna pubblicitaria risiede nella sua stessa qualità. Una campagna ben curata in ogni aspetto tende ad avere più feedback positivi. Lo stesso concetto è applicabile al proprio sito. Uno dei primi parametri da tenere in considerazione è la velocità di caricamento. Ecco quali sono i tool migliori per misurarla.

Google PageSpeed Insights

Uno dei migliori strumenti free è offerto proprio da Google. Il motore di ricerca americano è molto attento alla velocità dei siti indicizzati, ecco perché offre tutte le risorse a sviluppatori, editori e proprietari per migliorare. Page Speed Insights è accessibile sia dalla pagina dedicata, sia al lato di ogni browser Chrome. Il tool, dopo aver fatto una scansione, restituisce un punteggio da 1 a 100, differenziato tra versione mobile e versione desktop del sito.

La stima è molto accurata e offre anche suggerimenti gratuiti sui margini di miglioramento. A volte anche pochi millisecondi possono far la differenza. L’unica pecca del tool riguarda la relatività dei risultati: se effettuate il test tramite una connessione internet lenta, il punteggio potrebbe esserne influenzato!

Pingdom Test

Pingdom è uno strumento freemium che permette di calcolare il tempo di prima risposta del server. Spesso le basse prestazioni di un sito dipendono dalla qualità del server. Se il problema è questo, Pingdom vi aiuterà a scoprirlo. Sarà possibile anche fare test stando “virtualmente” in diverse parti del mondo. Se, ad esempio, la nostra azienda vende molto sulla East Coast statunitense, sarà possibile effettuare un test da New York City o Washington D.C. Pingdom, poi fornisce un punteggio da A a F e un report tecnico ben circostanziato.

Screaming Frog SEO Spider

Screaming Frog è uno spider simulato. Lo spider è il software che i motori di ricerca utilizzano per scannerizzare tutte le pagine presenti sul web. Screaming Frog fa questo lavoro in piccolo: si concentra solo su un sito alla volta. È disponibile in versione freemium, ed è gratuito per siti con meno di 500 pagine indicizzate. Tramite Screaming Frog potrai scoprire se il tuo sito ha errori 404 (pagine indicizzate ma non esistenti), percorsi di navigazione errati o contenuti non indicizzabili.

Come misurare i flussi di traffico in entrata

Uno degli aspetti fondamentali per misurare il successo di un sito è naturalmente il numero degli utenti che vi è entrato, e con quale interesse. Scoprire l’origine geografica del pubblico, i dati demografici e le preferenze di navigazione aiutano a capire se il proprio portale piace al target di riferimento.

Lo strumento di gran lunga più utilizzato, perché gratuito e affidabile, è Google Analytics. Con un funzionamento impeccabile e un’interfaccia grafica intuitiva, è spesso utilizzato anche da grandi aziende per i loro portali. L’installazione di Analytics è molto semplice: basta creare un account e verificare la proprietà del sito: inizierà, poi a misurare da subito.

a cosa serve google analytics

Su Google Analytics è possibile:

  • Visualizzare il numero di utenti connesso in tempo reale
  • Visualizzare le metriche relative a intervalli di tempo personalizzati
  • Scoprire la provenienza geografica dei propri visitatori
  • Ottenere l’elenco delle pagine più visitate
  • Ricostruire il percorso del visitatore sul sito web
  • Capire l’origine del traffico (organic, social, direct)
  • Visualizzare esito di campagne e conversioni

Analytics, inoltre, fornisce una rapida guida introduttiva ai primi accessi. Usare il tool sarà molto facile!

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